Storia

Sulla scia della fortunata iniziativa Capitale italiana della cultura, nel 2020 l’istituzione del titolo di Capitale italiana del libro venne inserita tra i punti chiave della proposta di legge a sostegno della lettura, come iniziativa volta a generare processi virtuosi di sviluppo culturale, con un focus specifico sul settore del libro e dell’editoria, in chiave innovativa e partecipativa.
L’iniziativa si riallaccia, fin dalla denominazione, all’esperienza della Capitale Mondiale del Libro, titolo assegnato dal 2001 annualmente dall’UNESCO alla città che si è particolarmente distinta per la qualità dei programmi rivolti alla promozione del libro e della lettura. Tra le designate, una sola italiana – Torino, in collaborazione con Roma – nell’anno 2006.

Nel 2020, in deroga alla procedura ordinaria, il titolo venne assegnato al Comune di Chiari (BS), uno dei più colpiti dalla epidemia da Covid-19, come giusto riconoscimento alla micro-editoria e alla produzione degli editori indipendenti che in questa città animano da oltre vent’anni una importante rassegna di scambio e promozione. Chiari, in particolare, ha trovato proprio nella lettura, compiuta attraverso i canali social dell’amministrazione comunale, uno degli strumenti per sostenere la comunità durante la pandemia.
Nel 2021 sono stati 23 i Comuni candidati di cui 6 individuati come finalisti di un’edizione che ha visto come vincitrice la città di Vibo Valentia con una proposta che si fonda, con rigore ed entusiasmo, sull’idea di base di far entrare prepotentemente il libro nella vita delle persone.
Il titolo è tornato nel nord Italia nel 2022, anno per il quale Ivrea è stata selezionata tra le otto città finaliste di una rosa di 16 comun candidati, con un progetto caratterizzato da una forte capacità di innovare.
Per l’ampiezza e l’organicità della proposta culturale Genova è stata all’unanimità individuata come Capitale Italiana del Libro 2023, tra 14 Comuni candidati e 6 finaliste.
Taurianova (RC) ha prevalso sulle altre quattro candidate come Capitale del libro per il 2024, con un progetto che ha rappresentato un’occasione per generare un esempio di pedagogia di riscatto culturale, civile e sociale.
Il titolo per l’anno 2025 è stato, infine, conteso da 20 Comuni candidati: tra le 6 finaliste, Subiaco ha prevalso con un progetto che mira ad unire passato e presente.

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